giovedì 24 gennaio 2008

Languedoc-Roussilion


Non sono pazzo... Rientro proprio oggi dalla Francia.
Come saprete, ho accompagnato Elisa a Montpellier perché farà lì un Erasmus di 6 mesi(circa, ma non stiamo a pignoleggiare).
Non so se raccontervi i dettagli del viaggio o fermarmi alle impressioni che ho avuto... Sarebbero entrambi due modi interessanti di discrivere questi tre giorni, quindi... Farò un po' tutte e due le cose.
Prima cosa che ci tengo a sottolineare: stando lontani dalla propria famiglia sono solo gli amci veri che ci possono alleggerire un po' la fatica della vita, quindi un grazie particolare va a Skarn, Gioia e Sabrina.
La stazione di Parma è veramente comoda, il bar fa una cioccolata calda buonissima, ma cambiano binario ai treni all'utimo momento e con le valigie per sei mesi non è il massimo fare le scale. Il treno "Euronotte" mi ha sorpreso, per una volta trenitalia ha una cosa fatta bene: cuccette decentemente comode, treno PULITO e il personale che ti fa la gentileza di prenderti i documenti appana sali sul treno in modo da evitare di svegliartia laa dogana svizzera per il controllo. In ogni caso, io alla frontiera svizzera ero sveglio lo stesso. Siamo stati fermi un'ora e più a Brig, con la neve e la luna piena che dava alle montagne un tono blu quasi irreale.
Dijon ha i termosifoni accesi a tutto, il che vuo dire che un'ora di attesa per il nostro cambio è stata gradevole. Il TGV fila da matti! Qualche momento sembra volare, e nonostante tutto è silenziosissimo.

Arriviamo a montpellier a mezzogiorno, con la Gioia che ci porta a casa sua ad appoggiare i bagagli (e un piccolo grazie va alla tipadel primo piano che ci ha fatto lasciare tutto da lei, evitandoci le scale).

Il pomeriggio è stato terribile: cercare di capire dalla tipa dell'università, fortunatamente molto gentile e disponibile, che c'erano da sganciare subito 404€ non è stato il massimo. Poi non avevano messo Elisa nella residenza che si aspettava e quindi c'è stato un bel momento di scoramento. Poi però, dopo un paio d'ore distruttive, siamo andati nella camera di Elisa che tutto sommato non è male: il bagno è piccolo, come ovunque in Francia, ma la stanza è accogliente e piena di spazi, non fosse per il pessimo rosa antico delle pareti. Ci riposiamo un attimo, poi cena gentilmente preparata dalla Sabri, che ci ha ristorato parecchio, soprattutto nel morale.

Mattino numero due: commissioni per l'allogio. Prima cosa sganciamo i suddetti 404€ alla tip, poi giriamo un po' per la città, per sistemare alcuni particolari, vedi acquisto di scheda francese per il cellulare. Fortunatamente l'alloggio di Elisa (in Boulevard des Arceaux) è alle porte del centro storico, di fronte ad un acquedotto romano conservato eccezionalmente bene. La cosa buona è che siamo riusciti, uno alla volta, a superare tutti i problemi che l'arrivo nella nuova città aveva presentato, come ad esempio la necessità di aprire un conto corrente in Francia. Quello alla fine è stato il problema minore, dato che siamo venuti a conoscienza di una banca dove lavora un gentilissimo tipo italiano, che ci ha spiegato tutto senza problemi.

La città... E' beige! Tutti i palazzi del centro storico sono dello stesso colore. Fortunatamente almeno la terza mattina l'abbiamo potuta spendere, una volta terminati tutti i giri burocratici ivi compresa l'iscrizione di Elisa all'università, a girare un po' per il centro e... Festeggiare finalmente il nostro secondo anniversario, che poi era il motivo principale per cui sono stato via un giorno in più...

il viaggio è proseguito, ma il post è troppo lungo...


Ciao a tutti!!!!

4 commenti:

  1. Il bagno è piccolo perché risparmiano spazio sul bidè

    RispondiElimina
  2. no... il bagno è piccolo perchè ha i muri troppo vicini l'uno all'altro. Un bidè non giustifica una contrazione tanto esagerata!

    RispondiElimina