Stavo guardando la tv e ho sentito parlare della soluzione brasiliana al problema dell'inquinamento delle automobili: mandare i motori ad alcool invece che a benzina, producendo l'alcool dalla fermentazione dello zucchero di canna, coltivazione assai diffusa nel pase.
Si lodavano i vantaggi in termini di inquinamento di un ciclo produttivo del combustibile che alla fine risulta circa ad emissioni 0.
L'idea che balza subito in mente è: facciamolo anche in europa!
Ora, sappiamo che la biodiversità è una delle risorse più straordinarie del pianeta. Ma se ci mettiamo a coltivare canna da zucchero in tutta la fascia tropicale in quantità tali da soddisfare il fabbisogno mondiale di carburanti, quante foreste dovremmo abbattere?
Si dice da anni che l'agricoltura estensiva è la principale causa di deforestazione nel mondo e poi proponiamo come modello una piantagione di canna da zucchero di 100.000 ettari?
Secondo me questo è il problema del 2000: la gente perde la misura di quello che dice. Se il problema sono le foreste, dobbiamo impedire l'allevamento di bovini in brasile, se il problema è il CO2, dobbiamo deforestare il Brasile....
Proprio non me lo spiego...
Ciao a tutti
giovedì 30 agosto 2007
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Guarda... in tutta e franca onestà...
RispondiEliminanon penso esista una risorsa attualmente in grado di sostituire i combustibili fossili...
Qualunque altro sistema presenta inadeguatezze mostruose o/e conseguenze catastrofiche se utilizzato ai livelli del petrolio...
In definitiva è così complicato differenziare l'utilizzo delle risorse?
In Italia solo per le autovetture utilizziamo senza sbattimenti 5 combustibili diversi dal metano all'olio di colza, no?
Anche se probabilmente queste idee di cambio totale di rotta sono dettate solo dal sensazionalismo televisivo...
"L'alternativa definitiva al petrolio!"
bah...
pagliacci...